Novità Honda @ EICMA 2023: CBR600RR
Forse una delle sorprese più belle ed apprezzate dell’edizione Eicma 2023 è lei, la mitica Honda CBR600RR. Un tanto atteso ritorno in Europa di questo entusiasmante e ultra-moderno modello, che sta già facendo impazzire gli amanti delle 600cc.
Ricordiamo che il modello CBR600RR è uscito dai listini europei nell’ormai lontano 2016, quando le tendenze di acquisto si sono orientate maggiormente verso i modelli naked e adventure, a discapito delle supersport. Nell’ultimo biennio, però, il segmento delle sportive di media cilindrata ha ricominciato a crescere e calamitare a sé l’interesse delle Case, tra cui appunto Honda. Infatti, è 2021 che la CBR600RR fa il suo vero ritorno, reintrodotto in Giappone e in Thailandia e tenuto ancora fuori dal nostro continente. Fino ad oggi….
Cosa rende la CBR600RR così speciale?
Beh, sicuramente la sua storia! La CBR600RR vanta un sorprendente pedigree racing conquistato a suon di vittorie. Protagonista indiscussa del campionato FIM World Super Sports, ha trionfato ininterrottamente dal 2003 al 2008 ed è riuscita a riaffermare la propria supremazia anche nel 2010, 2012 e 2014. Ha vinto il campionato Asia Road Racing dal 2012 al 2016 e il campionato All-Japan Road Race, classe ST600, dal 2003 al 2011, e nel 2013, 2014, 2016 e 2019. Tra il 2010 e il 2018 il suo motore è stato anche il propulsore unico per la classe Moto2 del Motomondiale.
Ora che il suo ritorno è completo, arricchita con un’elettronica all’avanguardia e dotazioni aerodinamiche ispirate alla MotoGP, la nuova CBR600RR 2024 è pronta a proseguire il suo successo anche in Italia.
Scopriamo le sue caratteristiche
Il motore della nuova Honda CBR600RR
Partiamo dalla componente più importante, il motore. Un propulsore a quattro cilindri in linea di 599 cc, capace di erogare una potenza massima di 121 CV (89 kW) a 14.250 giri/min. La capacità di ottenere una potenza così elevata ad altissimi regimi si deve all’aggiornamento dei materiali usati per gli alberi a camme, le molle delle valvole e l’albero motore, per renderli capaci di resistere alle notevoli forze di inerzia e quindi di garantire l’affidabilità.
Rispetto all’ultima CBR600RR commercializzata in Europa sono moltissimi gli aggiornamenti installati da Honda. Solo per citarne alcuni sono stati ridisegnati sotto ogni aspetto i flussi di aspirazione, le camere di scoppio. Anche la fasatura della distribuzione è stata adeguata. Inoltre, la combinazione tra il miglioramento della fluidodinamica e l’adozione del Throttle By Wire (TBW) (lo stesso sviluppato inizialmente per la RC213V-S e poi ripreso dalla CBR1000RR-R Fireblade) ha permesso di ottenere un controllo molto “morbido” sul comando del gas nelle riaperture, soprattutto parziali, da tutto chiuso, a tutto vantaggio della precisione di guida e del rendimento in curva.
Le dotazioni tecnologiche della nuova Honda CBR600RR
La nuova CBR600RR è dotata di frizione assistita con antisaltellamento, cambio Quickshifter, controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) a 9 livelli (più ‘zero’), 3 riding mode, piattaforma inerziale IMU, anti-impennata e Cornering ABS.
I tre Riding Mode sono i seguenti:
- “Mode 1” (Fast Riding)
- “Mode 2” (Fun Riding)
- “Mode 3” (Comfortable Riding)
a cui se ne aggiungono 2 personalizzabili in tutti i parametri. Durante la guida è possibile passare da una modalità all’altra (tramite lo switch sul semimanubrio sinistro), così come cambiare il livello del controllo di trazione (T) nei due Riding Mode personalizzabili.
La regolazione dell’erogazione di potenza (Power, P) prevede da 1 a 5 livelli, dove 1 rappresenta l’erogazione di potenza più diretta. La regolazione del freno motore (Engine Brake, EB) gestisce il comportamento in decelerazione a gas chiuso su livelli da 1 a 3, dove 1 è il freno motore più intenso. Il controllo dell’impennata (Wheelie, W) si regola su livelli da 1 a 3 più OFF, in cui 1 è la limitazione minore.
Insomma, il pilota ha il pieno controllo dei settings, per il massimo del divertimento sportivo.
Il cambio elettronico Quickshifter di serie, regolabile su tre livelli di sensibilità, assicura cambiate rapidissime e fluide sia in inserimento che in scalata, gestendo accensione, iniezione e corpi farfallati.
Il look aerodinamico della nuova Honda CBR600RR
Il nuovo progetto, oltre all’ovvio restyling completo, ha introdotto anche due miglioramenti sul piano delle performance: il coefficiente di penetrazione aerodinamica pari a 0,555 (con pilota in posizione racing) – il più basso misurato su una sportiva stradale – e le alette anteriori per aumentare stabilità e grip in ingresso curva e la capacità di svolta in accelerazione.
Il team di designer assegnato al progetto ha lavorato costantemente con un obiettivo in mente: elaborare un design funzionale per le massime prestazioni su pista alle alte velocità. Il risultato è un alleggerimento dei gruppi ottici, ora a LED, degli indicatori di direzione e del modulatore ABS. Anche la posizione di guida è stata resa volutamente flessibile per adattarsi sia all’uso su strada che in pista; addirittura la cover del serbatoio è più bassa di 10 mm per consentire al pilota di assumere la migliore posizione aerodinamica alle alte velocità e il display ha un’angolazione di 38° per ottenere la massima efficienza aerodinamica.
Le alette generano deportanza, mantenendo il carico sullo pneumatico anteriore, con benefici in ingresso di curva e fino al raggiungimento della corda, quando il pilota rilascia il freno anteriore, con un miglioramento complessivo della stabilità e della direzionalità, anche in uscita di curva. Grazie al design che si sviluppa in verticale, prevengono la creazione di vortici, per non interferire con le innate doti di agilità e maneggevolezza della CBR600RR.
Chiudiamo l’articolo con un ultimo dettaglio che consolida lo spirito “pistaiolo” della nuova CBR600RR: il peso è, con pieno di benzina, di soli 193 kg!